Federica Bertino - Tele d'arredamento

Venezia in Biennale 2022

VeneziaInBiennale2022

 

PALAZZO ALBRIZZI CAPELLO- SALA DELLA PACE - VENEZIA

30 LUGLIO – 20 AGOSTO 2022

CON LA COLLABORAZIONE E IL PATROCINIO GRATUITO DI:

Associazione Culturale Italo-tedesca - Associazione Culturale Galleria Folco - Museo MIIT - Torino - Museo della Memoria – Lipari - Museo Ugo Guidi - Forte dei Marmi - Amici del Museo Ugo Guidi - Forte dei Marmi – Pinacoteca Palazzo delle Arti Beltrani – Trani - Zhou Brothers Art Center Foundation – Chicago – ICAS – New York - 33Contemporary Gallery – Chicago - AmArt Gallery – Bruxelles - Museo MACA – Acri, Biodry

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La prima sessione della mostra veneziana si è inaugurata con grande successo presso la sala nobile di Palazzo Albrizzi Capello. All'inaugurazione, che si è aperta con la splendida esecuzione dell'Ensemble barocco Sonus Aquae, hanno preso parte i vertici di Palazzo Albrizzi e del Museo MIIT, unitamente ad artisti, appassionati, turisti.

Palazzo Albrizzi è infatti meta privilegiata dei tanti turisti italiani e stranieri che affollano Venezia in questi mesi per l'appuntamento della Biennale d'Arte Contemporanea, essendo il palazzo uno dei punti sede di Padiglioni. In particolare, quello della Bolivia, di Taiwan e della mostra Anima Mundi.

L'esposizione "Venice in Biennial" si inserisce quindi a pieno titolo tra le principali iniziative culturali della città lagunare e presenta maestri provenienti da Italia, Messico, Germania, Olanda, Svizzera, Gran Bretagna, Russia, Belgio.

Nell'ambito della collettiva anche la personale di Luciano Bonetti intitolata "Vicine lontananze", emblema e suggello del periodo pandemico che ancora stiamo attraversando. La serie, nata successivamente a quella intitolata "Finestra sul tempo", ne rappresenta la perfetta continuazione, coerente e intensa nel linguaggio e nello stile. L'albero solitario è simbolo iconico e universale, terreno e spirituale, che in tutte le culture del mondo antico e moderno rappresenta la vita, la speranza, l'afflato verso l'infinito e la divinità. Nei mondi di Luciano Bonetti il panteismo assume valenza primaria e la natura diventa metamorfica fisicità dell'Uomo e del Dio. In questi recinti, in questi confini racchiusi da campiture cromatiche, l'artista individua e circoscrive un'idea metafisica di tempo e di spazio, silente, visionaria, profetica.

In mostra anche i lavori di Gabriela Berest, Federica Bertino, Daniela Bianchi, Joseph Coudijzer, endORfine, Laura Fasano, Mattia Fassi, Albert Flury, Guido Forlani, Enrico Frusciante, Giuliana Maddalena Fusari, Jessica Gabbai Poliakoff, Maria Pia Giacomini, Roberta Gulotta, Vito Matera, Manuella Muerner Marioni, Barbara Pecorari, Serenella Sossi, Josefina Temìn, Marilena Visini, Francesca Witzmann.

Gabriela Berest dedica all'Ucraina la sua opera simbolo della guerra, drammatica e monito per l'uomo di ogni tempo. Il suo teschio ha un linguaggio crudo e dallo stile nordico, tipico dell’arte europea impegnata e di denuncia. Federica Bertino lascia al segno libero, istintivo il compito di narrare storie del cuore, memorie e ricordi, emozioni e riflessioni sul tempo, sulla vita, sull'amore Il suo bosco e la sua poesia in pittura dedicata all’amore ci parlano di affetti mai sopiti, di metamorfiche presenze che abitano i nostri occhi e i nostri cuori. Daniela Bianchi esprime con una pittura espressiva ed essenziale tutta la potenza e la profondità del suo sentire, con colori accesi, vibranti e un segno sempre rapido e gestuale. Il bianco e nero è invece la sorprendente cifra stilistica di Josef Coudijzer, artista eclettico e raffinato, che nell'orror vacui della sua composizione introduce personaggi e scene da interpretare e ricondurre alla tradizione antica. endORfine è invece un brand che nasce dalle donne per le donne, rendendole protagoniste della loro esistenza tramite il lavoro e l'impegno nell'arte e nel design: borsette realizzate a mano raccontano storie e prendono i nomi delle tante donne che endORfine segue e incoraggia sulla strada della vita. Laura Fasano crea atmosfere e sperimenta tecniche dal dinamismo espressivo immediato ed onirico. Le sue visioni sono paesaggi dell'anima intense e profonde. Mattia Fassi è artista ormai scomparso, ma sempre valido nella sua interpretazione realistica del mondo e della vita contadina di un tempo. Attraverso i suoi dipinti è possibile rivivere gli antichi mestieri, le scene campestri tipiche di una volta, documenti veri e propri del nostro passato. Albert Flury è raffinatissimo artista inglese e in questo dipinto raffigura 'la' favola nel suo sfavillante abito da sera, ricco di dettagli e bellezza. Icona della contemporaneità, ma anche del sogno, la Duchessa di Cambridge è resa da Flury con realismo e poesia al contempo. Guido Forlani ci parla del mondo, della società, dell'esistenza e lo fa con il colore e il segno, all'apparenza inesplicabile, sovrapposto, intricato, ma forse proprio per questo così aderente al vero. Nella sua poetica la speranza ha sempre il sopravvento sulla realtà così spesso difficile e deludente e ci ricorda come la potenza espressiva dell'arte possa in definitiva diventare un'arma potente contro l'indifferenza e le brutture del mondo. Enrico Frusciante scatta, sceglie, scompone, ricompone, crea: la fotografia, la videoarte, la computer art, la pittura si sovrappongono nella sua visione della creatività e il movimento si blocca nell'istante pixellato della tecnologia, fino a rendere unici i suoi sguardi attenti sull'oggi. Giuliana Maddalena Fusari presenta tre lavori ad acquerello su carta, materiale che predilige per la sua effimera esistenza, proprio come la vita che l'artista interpreta in ogni sfera dell'emozione. Jessica Gabbai Poliakoff, architetto e artista, presenta una delle sue tante creazioni sperimentali e lo fa con il materiale principe di Venezia: il vetro. Nella sua lampada arte e design si incontrano per un risultato davvero sorprendete e vibrante di luce. Maria Pia Giacomini ama la tradizione, la pittura classica, senza fronzoli e i suoi paesaggi, le nature morte, i bouquets di fiori ci narrano della sua infanzia, dei suoi mondi distesi tra le montagne e i laghi. Roberta Gulotta, appassionata di cinema, letteratura, pittura, testimonial internazionale dell'Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi presenta una delle su particolari opere su tela tonda, in cui si dipanano storie di personaggi famosi, di scienziati, miti, icone della contemporaneità e del passato, unendo uno stile ricercato e raffinato a una tecnica e a un talento unici. Vito Matera sperimenta i materiali e li pone al servizio della sua idea di bellezza e di libertà. Le sue composizioni sono sempre delle idee in movimento e in trasformazione e la luce e il colore si fondono mirabilmente. Manuella Muerner Marioni, artista svizzera allieva di Niki Saint Phalle, lavora pittura, vetro, gioielli, cristalli, mosaici, creando figure, immagini, tra pittura, scultura, fotografia, disegno. Eclettica e vulcanica, la sua arte rispecchia la personalità sempre alla ricerca di nuove soluzioni per raccontare la società e la vita. Barbara Pecorari è artista simbolo della nostra epoca globalizzata e lo è con le sue pitture che riproducono banchi di luccicanti sardine... La ricerca del materiale, la composizione affollata di segni e pennellate, di occhi e forme sinuose diventano simbolo della nostra società, di questo terrore della solitudine che attanaglia il mondo e che ci rende tutti uguali, vicini, potenti se solo riusciamo a condividere il nostro futuro. Serenella Sossi e la sua idea di arte sono ben rappresentati in quest'opera in cui il concetto diventa immagine e la sintesi espressiva si nutre di infiniti significati. L'universale verticalismo del taglio della tela, della linea che divide e percorre lo spazio, possono essere letti in molteplici chiavi, dalla femminilità alla creazione, dalla spiritualità all'amore... elementi comunque sempre contigui all'idea di bellezza. L'artista messicana Josefina Temìn utilizza materiali naturali e riciclabili, come, in questo caso, il legno e la carta, dando vita a una sorta di origami in cui la carta prende le forme di farfalle posate sulla corteccia di un tronco. Suggestivo, evocativo, interessante mondo espressivo legato alla natura. Sempre intensa e diretta nella sua visione della femminilità e della vita è invece l'arte alta di Marilena Visini: i legami del corpo e dell'anima altro non sono che le paure che ci ancorano alla vita, senza le quali emozioni, vittorie e sconfitte non potrebbero costellare la nostra esistenza. Sensuale, pura, carnale, la sua arte è specchio del subconscio e del cuore. Francesca Witzmann è tra le maggiori fotografe contemporanee e nella sua lunga carriera ha immortalato reali, attori, personaggi famosi, ma anche scene quotidiane, eventi storici, ricorrenze con un taglio personalissimo e cinematografico nel loro dinamismo compositivo. Grande interprete della contemporaneità, Francesca Witzmann in uno scatto riesce a raccontare storie ed emozioni personalissime o universali.

Sul sito www.italia-arte.it è possibile visionare e scaricare le fotografie liberamente pubblicabili dell’inaugurazione e dell’allestimento.

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